giovedì 18 novembre 2010

MADAMA BUTTERFLY

Ieri sera ho assistito alla Conferenza-Concerto sull’esotico nel Melodramma e precisamente in Madama Butterfly di Giacomo Puccini.
La conferenza era tenuta dal Maestro Vito Lombardi che io sentivo per la prima volta e che ho trovato straordinario per chiarezza e simpatia.
Praticamente ci ha riassunto il melodramma ma insegnandoci , a noi profani, la differenza sostanziale della musica occidentale da quella orientale dove, chi ascolta, non ama, per cultura e tradizione, i mezzi toni ed ecco perché quelle musiche hanno caratteristiche che le differenziano dalle nostre.
Nello stesso tempo, presentandoci gli interpreti con pochi, chiari aggettivi ci indicava i caratteri dei personaggi che le stesse note del compositore e le parole dei librettisti cantate dai due interpreti giovani e già bravissimi (Giulia Lee, soprano – Stefano La Colla,tenore) confermavano.
Giulia Lee, orientale come dice il suo cognome, dolce e timida ma con una voce squillante ed armoniosa nello stesso tempo. Stefano La Colle, giovane tenore con estensione di voce intensa, chiara e potente allo stesso tempo, sempre presentato dal Maestro, nell’introdurlo, con disapprovazione per il suo carattere (del personaggio) sempre e solo alla ricerca del proprio piacere e soddisfazione quindi insensibile al vero e profondo amore di questa giovanissima donna che lo attenderà fiduciosa per tre anni.
Quando il tenente Pinkerton, dopo tre anni, ritornerà in Giappone, sposato ad una donna del suo paese e deciso a portare con se, in America, il bimbo nato dal suo finto matrimonio con Buttrefly, a quel punto, Butterfly decide di fare hara-kiri su di se, usando la spada di suo padre dove è incisa la frase: PER MORIRE CON ONORE QUANDO NON SI PUO’ VIVERE CON ONORE.
Sono così trascorse due ore, senza che quasi me ne accorgessi, tra una spiegazione del Maestro , le più belle romanze dell’opera e i migliori duetti ed anche, su invito ed insistenza del Maestro, la nostra partecipazione al coro muto dell’opera che è veramente commovente e dolcissimo.
Avrei un suggerimento da proporre, ma non so a chi di preciso. Perché questi spettacoli, queste preparazioni all’ascolto ed alla comprensione di un Opera non vengono riprese da un operatore televisivo? Proprio nella loro semplicità, spontaneità e freschezza. Poi potrebbero essere proiettate nelle scuole elementari, medie e superiori.
Le ragazze e le adolescenti imparerebbero che esistono parole come: DEDIZIONE-DIGNITA’-ONORE. Gli esempi che ricevono dalle televisioni contemporanee non sarebbero solo di giovani donne che cercano sempre la via più facile, per ottenere tutto nel tempo più breve possibile e senza impegno e sacrifici.
I ragazzi e gli adolescenti smetterebbero di passarsi voce , trasmesso anche di generazione in generazione fin dalla notte dei tempi, che si ha più valore e prestigio più ragazze si conquistano e si fanno soffrire.
Naturalmente so che non tutti i ragazzi e le ragazze sono così superficiali ma la serietà, l’impegno, il rispetto reciproco stanno diventando merce rara. Ormai tutti devono ammettere che le TV non insegnano più certi valori. Sono lontani i tempi, ai primordi delle trasmissioni, quando a 13 anni ho visto sceneggiati che forse pochi ricorderanno, intitolati: TESSA LA NINFA FEDELE ed un altro che tanto mi aveva suggestionato : L’EREDITIERA. Avevo così giurato a me stessa che da grande sarei stata premurosa come Tessa, per sempre; ma dopo poco avevo cambiato giuramento e volevo diventare piena di dignità ma implacabile come l’Ereditiera. Qualche cosa di quei giuramenti è rimasto.

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